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La Ferrari si è tuffata negli anni ’90

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I risultati attuali della Ferrari fanno capire che la Scuderia di Maranello è stata trasferita nella focosa prima metà degli anni '90, quando gli “stalloni rampanti” non ci sono riusciti per niente. Inoltre Mattia Binotto ha aggiunto benzina sul fuoco, dicendo che la leggendaria scuderia non sarebbe uscita presto da questo buco.

Lo scorso Gran Premio del Belgio è stato uno dei peggiori della stagione per la Ferrari: per la prima volta dal 1998, la squadra non è riuscita a segnare un solo punto, la vettura era gravemente carente di velocità sui rettilinei e Spa-Francorchamps, come Monza, è proprio la pista in cui la velocità è un fattore molto più importante per il successo di un'auto rispetto al carico aerodinamico.

Molti tifosi della Scuderia si stanno già chiedendo: “Quando finirà questa crisi?”. Secondo il responsabile del team Mattia Binotto, l'uscita dal buco profondo non sarà presto:

“Quanto tempo ci vorrà per rialzarsi… Ripensando ai cicli vincenti, ci sono sempre voluti molti anni. Non ci sono proiettili d'argento in Formula 1. Richiede calma e stabilità.

Quest'anno il motore è congelato, non possiamo farci niente. Lo stiamo sviluppando il prossimo anno. Ora ci sono buoni progressi sullo stand dinamico. Ci sono anche restrizioni per le auto. Allora quali sono i nostri piani? Il piano principale è concentrarsi sulle prossime stagioni. Prima nel 2021, ma ovviamente anche nel 2022. Per fare bene il prossimo anno, ci sforziamo di comprendere le attuali debolezze e cerchiamo di essere sicuri di poterle superare”.

Poche persone sono rimaste soddisfatte di questa risposta e Mattia Binotto ha già ricevuto un'enorme quantità di commenti negativi sia da esperti che da semplici fan di Formula 1.

La scuderia di Maranello però accetta davvero i tentativi di sbloccare la situazione. Ad esempio, sta attivamente cercando di convincere l'ex capo del reparto motori, Andy Cowell, che ha lasciato la Mercedes.

La Ferrari si è tuffata negli anni '90

Nonostante le iniziali smentite dello stesso Cowell, il giornalista del Corriere dello Sport Daniele Sparichi ritiene che le trattative con l'inglese siano già in corso e che presto verrà annunciato un accordo a lungo termine:

“Potrebbe venire in Ferrari sotto Stefano Domenicali [ca. autore – responsabile della Scuderia dal 2008 al 2014] , ma Andy ha cambiato idea dopo che Domenicali ha lasciato la squadra. Tuttavia, ora Cowell è di nuovo libero. A quanto pare le parti riprenderanno il loro rapporto, anche se nel complesso mondo della Formula 1 il nome di uno specialista non è il più importante.

Tuttavia, la Ferrari ha bisogno di nuovi metodi, idee e strumenti più avanzati per tornare in testa. È una lunga strada per uscire dalla situazione infernale in cui si trova la squadra”.

Qualunque cosa fosse, la Ferrari ha urgente bisogno di risolvere i propri problemi. E se la Scuderia non riesce a migliorare la vettura attuale, allora deve passare il prima possibile allo sviluppo di una vettura per la stagione 2022, per cercare di ottenere un vantaggio maggiore sulle rivali.

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